
By BERTI Luciano - CECCHI Alessandro - NATALI Antonio -
Firenze, 1986, quarto copertina illustrata a colori, pp. sixty six compl. unwell. (n. monografico si "Art e Dossier")
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Si portarono di nuovo fuori della folla verso il loro corteo, già schierato. Jana, capelli scuri, un elegante giubbino corto con cappuccio e maniche di pelliccia, attraversava le file urlando ordini. Indossava dei jeans azzurri appena scampanati in basso: era incantevole. Saša sapeva che era stata l’amante di Kostenko. Kostenko era in prigione, indagato per traffico di armi – per qualche fucile che aveva comprato; ma loro, il suo branco, il suo gregge, la sua torma, erano là in file nervose, volti bendati di nero, fronti sudate, occhi truci.
Il palco era ammutolito, tutti osservavano il corteo cantare a squarciagola. Diversi petardi gracchiarono simultaneamente, un pacco esplosivo volò contro la polizia, cadde presso un ufficiale che saltò indietro dallo spavento, e cominciò a fumare fosco. Saša vide un agente di polizia voltarsi e scappare, senza capire cosa stesse accadendo, era corso lungo la strada non appena il berretto gli era rotolato via. − Ri-vo-lu-zio-ne! – l’urlo si spandeva quasi istericamente, e il corteo marciava battendo all’unisono sneakers e anfibi rotti.
Non era riuscito a scorgerne il viso. “E allora? Cosa sarebbe cambiato, se l’avessi visto? ” La voce era ironica, persino irritata. Saša non amava quella voce e non le rispose. Socchiuse un attimo gli occhi e provò a pensare ad altro. Il parabrezza sporco. Il calendarietto. La scia sporca lasciata dai tergicristalli. L’interno del portaoggetti con lo sportellino rotto. Saša vi aveva riposto per due volte i cerini caduti, poi aveva gettato la scatola vicino al cambio. La barba di qualche giorno sul volto del conducente.